Secchezza vaginale, si può prevenire?

La salute intima è una parte fondamentale del benessere femminile. Eppure, sull’argomento secchezza vaginale c’è ancora troppo silenzio. «È un disturbo che colpisce milioni di donne ma che spesso resta nell’ombra per pudore, paura o disinformazione» commenta la dottoressa Laura Mazzotta, Medico Chirurgo, specialista in Igiene, Medicina Preventiva e Medicina Estetica presso il Poliambulatorio Aesthe Medica Ferrara. «È un sintomo che può insorgere a qualsiasi età, anche se è più comune nella menopausa, e può avere un impatto significativo sulla qualità della vita, sui rapporti di coppia e sull’autostima».

L’importanza di affrontare il problema

Proprio perché così impattante nel quotidiano, la secchezza vaginale non va solo curata ma è importante anche prevenirla attraverso l’adozione di alcuni accorgimenti. «Oggi grazie alla ricerca medica e all’approccio integrato alla salute femminile è possibile intervenire efficacemente, sia nella prevenzione che nel trattamento» spiega l’esperta. «Per farlo, però, serve prima di tutto parlarne con il medico e uscire dalla convinzione che certi disturbi siano “normali”, magari per via dell’età.

La secchezza vaginale si manifesta con una sensazione di bruciore, prurito, disagio durante i rapporti, ma anche con irritazione quotidiana, difficoltà a usare alcuni indumenti o disagio nel praticare attività come lo sport o il semplice andare in bicicletta: è importante capire che non è un fastidio da sopportare in silenzio, ma un segnale che il nostro corpo ci invia e che può essere gestito con cure appropriate».

Cosa è bene sapere

La secchezza vaginale è una condizione in cui le pareti della vagina perdono idratazione, elasticità e lubrificazione naturale. La mucosa vaginale, che normalmente è morbida, umida e protettiva, diventa sottile, fragile e meno elastica e questo può causare una sensazione di secchezza costante, ma anche fastidio, prurito, bruciore e dolore durante i rapporti sessuali.

«È importante capire che si tratta di una vera e propria modifica strutturale e funzionale della mucosa vaginale, non di un disagio passeggero» commenta la dottoressa Mazzotta. «E che non è solo ed esclusivamente legata alla menopausa, che resta comunque il periodo più a rischio: la secchezza vaginale può comparire anche in donne giovani, ad esempio dopo il parto o durante l’allattamento quando gli estrogeni, gli ormoni che mantengono il trofismo, l’elasticità e la lubrificazione della mucosa vaginale, sono a livelli più bassi. Allo stesso modo, può presentarsi nel momento in cui si fanno cure mediche come la chemioterapia o si assumono contraccettivi ormonali».

Prevenire la secchezza vaginale si può

Il punto fermo da cui partire: la secchezza vaginale si può prevenire. «Prevenire significa mantenere il benessere della mucosa vaginale anche prima della comparsa dei sintomi, proprio come si fa con la pelle del viso o con l’alimentazione» specifica la dottoressa Mazzotta. «Le strategie preventive possono essere quotidiane, efficaci nel lungo periodo e risultano di particolare importanza nelle fasi in cui è noto che gli estrogeni si abbassano come nel caso della perimenopausa, del post-parto o del ricorso alla chemioterapia. Senza dimenticare che la prevenzione rimane basilare anche in età fertile, soprattutto se si tende alla sensibilità cutanea o si soffre di infezioni ricorrenti».

Questi i passaggi chiave consigliati dall’esperta.

L’attenzione alla cosmesi intima è fondamentale: meglio usare sempre, in qualunque fase della vita, detergenti delicati, con pH acido, non schiumogeni e senza profumazioni. Evitare lavande vaginali frequenti, deodoranti intimi, lubrificanti non idonei, l’uso di salvaslip e di indumenti sintetici sono valide misure preventive contro la secchezza vaginale.

Anche l’alimentazione gioca un ruolo importante: una dieta ricca di fitoestrogeni naturali contenuti ad esempio nella soia, nei legumi, nei semi di lino, vitamine e grassi buoni presenti nell’olio EVO, nella frutta secca e in alcuni tipi di pesci, aiutano la produzione ormonale e l’integrità delle mucose.
La sessualità vissuta in modo sereno, ovviamente là dove possibile, è un ottimo alleato preventivo. I rapporti regolari mantengono infatti attiva la circolazione e la lubrificazione vaginale che può comunque essere supportata, nel momento del bisogno, con l’impiego di un lubrificante in grado di ridurre l’attrito e il dolore, da scegliere nelle formule a base acquosa e senza profumo.

In conclusione

«In ogni caso dal momento che le cause della secchezza possono essere diverse, a volte tra loro associate, è importante sempre ricorrere alla valutazione di uno specialista, l’unico in grado di tracciare un percorso di prevenzione e di cura mirato ed efficace» conclude la dottoressa Mazzotta. Molte, infatti, le soluzioni al problema che vanno dall’uso regolare di idratanti vaginali a base di acido ialuronico, spermidina, aloe, calendula, vitamine, efficaci nel rigenerare la mucosa, all’impiego, solo su prescrizione medica, di creme, ovuli o anelli a base di estrogeni a basso dosaggio che agiscono solo a livello locale e sono efficaci in menopausa o dopo cure oncologiche.

Senza dimenticare la possibilità di ricorrere a laser ginecologici per rigenerare i tessuti nonché di una consulenza sessuologica qualora la secchezza vaginale renda difficili i rapporti con un impatto negativo sull’autostima e sulla relazione.