Integratori per la vulvodinia: quali sono efficaci?

Alcune sostanze di origine naturale sotto forma di integratori possono essere di grande aiuto nel ridurre i sintomi della vulvodinia, anche associata a sindrome della vescica dolorosa. Uno studio pubblicato sulla rivista Journal of Obstetrics and Gynaecology Canada mette in luce, in particolare, i benefici della combinazione di due principi attivi, l’acido alfa lipoico e alcuni Omega-3, sui meccanismi della neuroinfiammazione alla base delle due patologie.

Le proprietà dell’acido alfa-lipoico

L’acido alfa lipoico è una molecola antiossidante, dalla struttura simile alle vitamine, presente in natura in numerosi alimenti come carne rossa e alcune frattaglie come il fegato, broccoli e spinaci. L’organismo è in grado di sintetizzarlo, tuttavia si ritrova in quantità ridotte nel corpo umano e la sintesi si riduce con l’avanzare dell’età. Quello contenuto negli alimenti, invece, presenta una scarsa biodisponibilità. Per questo in alcuni casi può essere indicata una supplementazione: in Italia sono disponibili integratori alimentari, spesso in associazione a vitamine e microelementi o ad altri principi attivi ad azione antiossidante o stimolante a livello neuronale.

L’acido alfa lipoico svolge essenzialmente tre funzioni: antiossidante, antinfiammatoria (attraverso vari meccanismi) e funziona infine come coenzima del metabolismo energetico cellulare: è in grado di rigenerare altri antiossidanti fondamentali quali la vitamina C e la E, il coenzima Q e il glutatione. «L’assunzione di integratori a base di acido alfa lipoico è un trattamento di prima linea del dolore neuropatico», commenta Monica Costantini, ginecologa. «Trova applicazione nella cura di diverse patologie accomunate da meccanismi cronici di infiammazione, dall’endometriosi alle vestiboliti, associata alla somministrazione di prodotti locali».

Integratori a base di Omega-3: quali benefici

Il DHA (acido docosaesaenoico) e l’EPA (acido eicosapentaenoico) sono acidi grassi appartenenti alla categoria degli Omega-3 (derivati di olio di pesce, ampiamente utilizzati per la prevenzione cardiovascolare), noti per l’azione antinfiammatoria, in particolare sugli stati infiammatori cronici. È stato dimostrato che una dieta ricca di Omega-3 o una supplementazione di queste sostanze ha un effetto positivo sul controllo dell’infiammazione cronica e un’azione diretta sulla trasmissione del dolore, sia a livello periferico che centrale. «Integratori a base di queste sostanze utili in generale a tutte le donne over 40 per la loro azione antinfiammatoria, ma possono risultare particolarmente efficaci in caso di dolore cronico», conferma Costantini.

Acido alfa-lipoico e Omega-3 per vulvodinia e vescica dolorosa

Lo studio si è concentrato su un gruppo di donne con vulvodinia e sindrome della vescica dolorosa (PBS-Painful Bladder Syndrome), una patologia contraddistinta da dolore, disagio e senso di pesantezza sovrapubica, eventualmente confermata da esame istologico (si parla allora di cistite interstiziale). «Il 15-20% circa delle vulvodinie può manifestarsi poi con sintomi che coinvolgono anche la vescica», conferma la ginecologa.

Questo legame è dovuto al fatto che queste sindromi dolorose croniche presentano meccanismi fisiopatologici comuni, in particolare un funzionamento anomalo della mucosa apicale che riveste l’urotelio e funge da barriera protettiva. «A causa di questa anomalia, i mastociti entrano in contatto con le fibre nervose, degranulano e si moltiplicano, liberando mediatori chimici dell’infiammazione e scatenando una cascata di eventi infiammatori non solo a livello periferico, ma anche del sistema nervoso centrale.

Di conseguenza serve una molecola capace di agire su entrambi i fronti, come l’acido alfa-lipoico, che funziona sia a livello periferico che centrale grazie alla sua struttura piccola e lipofila, e che riesce a oltrepassare facilmente la barriera ematoencefalica. Modula le citochine infiammatorie, riduce la concentrazione di mastociti e ne inibisce l’attivazione, con benefici importanti sulla sintomatologia sia vulvare che vescicale».

Conclusioni

I risultati confermano che un trattamento di tre mesi con integratori a base di acido alfa lipoico (600 mg) e Omega-3 (DHA 250 mg ed EPA 16,67 mg) è più efficace sul controllo del dolore rispetto alla somministrazione della sola amitriptilina (un antidepressivo triciclico indicato come agente di prima linea nel trattamento del dolore neuropatico), oltre a esercitare un effetto importante sulla dispareunia e sull’ipertono del pavimento pelvico.

L’amitriptilina è un attivo generalmente efficace nel trattamento di dolore, dispareunia e ipertono del pavimento pelvico associato a vulvodinia e sindrome della vescica dolorosa. Tuttavia, la scarsa tollerabilità spesso non consente di raggiungere dosaggi sufficienti per ottenere risultati ottimali. Inoltre agisce esclusivamente a livello centrale.

L’effetto della sola amitriptilina è stato positivo rispettivamente nel 20% e 22% delle donne, mentre il trattamento combinato con integratori a base di acido alfa lipoico e Omega-3 ha portato a un miglioramento di entrambe le problematiche nel 47% dei casi. «Ciò dimostra che il trattamento multimodale, basato sulla compartecipazione di diversi presidi, farmacologici e non, è sempre la strategia ottimale nelle sindromi caratterizzate da dolore cronico», conclude la specialista.

L’acido alfa lipoico è indicato come trattamento di prima linea nel dolore neuropatico dalle ultime raccomandazioni della Mayo Clinic al dosaggio di 600 milligrammi al giorno e la sua efficacia è stata dimostrata in studi clinici condotti su diversi tipi di dolore neuropatico. Si assume due volte al giorno, a stomaco vuoto, sotto forma di capsule, per almeno due mesi. L’effetto comincia a manifestarsi dopo una decina di giorni e si mantiene nel tempo.