Tra gli attivi naturali che vantano un’ottima evidenza scientifica nel trattamento del dolore neuropatico, l’acido alfa-lipoico è stato inserito nelle linee guida di prima linea, per via dei suoi innumerevoli benefici provati scientificamente.
Perché è utile l’acido alfa-lipoico
Il dolore neuropatico è un dolore cronico, invalidante, che non colpisce solo i tessuti infiammati, ma diventa esso stesso malattia, alterando la percezione del dolore a livello centrale, nel cervello. L’acido alfa-lipoico viene ormai ampiamente utilizzato in questo ambito perché è una molecola naturale dalle proprietà antiossidanti comprovate. Viene sintetizzato naturalmente dall’organismo ma in quantità ridotte. Inoltre la produzione naturale si riduce con l’invecchiamento.
È contenuto anche negli alimenti (carne rossa, fegato, broccoli e spinaci) ma non è molto biodisponibile, quindi scarsamente efficace. Per questo in alcuni casi viene raccomandata dagli esperti una supplementazione, in virtù della sua triplice azione: antiossidante, antinfiammatoria (attraverso vari meccanismi) e come coenzima del metabolismo energetico cellulare (è in grado cioè di rigenerare altri antiossidanti fondamentali come la vitamina C e la E, il coenzima Q e il glutatione).
Cosa dicono gli studi
Esistono solide evidenze scientifiche sui benefici dell’acido alfa-lipoico in caso di neuropatia diabetica o neuropatia da alcuni farmaci chemioterapici: nel primo caso, il trattamento ha ridotto i sintomi come dolore, parestesie e intorpidimento. Anche nel caso della neuropatia indotta dalle sostanze usate dalle donne affette da tumori al seno, è risultato che l’acido alfa-lipoico può rappresentare una promettente terapia adiuvante per attenuare la neuropatia periferica indotta dai farmaci e per contrastarne la cardiotossicità.
Come assumerlo
Nel campo del dolore neuropatico vulvare, l’acido alfa-lipoico trova applicazione nella cura di diverse patologie accomunate da meccanismi cronici di infiammazione, dall’endometriosi alle vestiboliti, associata alla somministrazione di prodotti locali: agisce sui mastociti, riduce la liberazione di distanze infiammatorie e attenua il dolore.
È raccomandato come trattamento del dolore neuropatico al dosaggio di 600 milligrammi al giorno. Si assume mattina e sera, a stomaco vuoto (o ai pasti in caso di fastidi gastrici), sotto forma di capsule, per almeno due mesi. Nella prima settimana possono essere previste anche tre somministrazioni ogni otto ore, in quanto i benefici non sono immediati. L’effetto comincia a manifestarsi dopo una decina di giorni e si mantiene nel tempo. La cura può essere associata, in caso di dolori acuti e previo consulto medico, all’assunzione di farmaci antidolorifici e/o antinfiammatori.
Per un effetto potenziato
L’acido alfa-lipoico può essere associato ad altri attivi ad azione antinfiammatoria o antiossidante. Uno studio pubblicato sulla rivista Journal of Obstetrics and Gynaecology Canada ha dimostrato, per esempio, i benefici della combinazione con alcuni Omega-3 nel trattamento della vulvodinia associata a sindrome della vescica dolorosa. Questi casi infatti sono dovuti a un’iperattivazione dei mastociti che entrano in contatto con le fibre nervose, degranulano e si moltiplicano, liberando mediatori chimici dell’infiammazione e scatenando una cascata di eventi infiammatori sia a livello periferico, che del sistema nervoso centrale.
L’acido alfa-lipoico è la risposta ideale perché funziona a livello periferico ma anche centrale, grazie alla sua struttura piccola e lipofila, che riesce a oltrepassare facilmente la barriera ematoencefalica. Modula le citochine infiammatorie, riduce la concentrazione di mastociti e ne inibisce l’attivazione, con benefici importanti sulla sintomatologia sia vulvare che vescicale.
Gli studi concludono che un trattamento di tre mesi a base di acido alfa lipoico (600 mg) e Omega-3 (DHA 250 mg ed EPA 16,67 mg) è più efficace sul controllo del dolore neuropatico rispetto al farmaco amitriptilina (un antidepressivo triciclico indicato come agente di prima linea nel trattamento del dolore neuropatico), oltre a esercitare un effetto importante sulla dispareunia e sull’ipertono del pavimento pelvico. Ciò a riprova del fatto che il trattamento multimodale, basato sulla compartecipazione di diversi presidi, farmacologici e non, è sempre la strategia ottimale quando si tratta di dolore neuropatico.