Vulvodinia: guida essenziale per riconoscerla e 4 consigli

Che cos’è la Vulvodinia?

La vulvodinia è una condizione dolorosa cronica che colpisce la zona vulvare, spesso senza una causa identificabile. Si manifesta come bruciore, prurito, sensazione di puntura o irritazione e può durare mesi o anni, influendo in modo significativo sulla qualità della vita delle donne. Questa sindrome può essere accompagnata da secchezza e atrofia vulvo-vaginale, peggiorando ulteriormente i sintomi.

Diffusione della vulvodinia nel mondo

La vulvodinia è un problema sottodiagnosticato, che colpisce tra il 12% e il 16% delle donne a livello globale. In alcuni paesi, come gli Stati Uniti, si stima che circa 1 donna su 10 possa soffrirne nel corso della vita. Tuttavia, molti casi non vengono diagnosticati a causa della scarsa consapevolezza medica e sociale.

Vulvodinia: le fasce di età coinvolte

La vulvodinia può manifestarsi a qualsiasi età, ma è più comune tra i 20 e i 50 anni. In particolare:

• Donne giovani: spesso il dolore compare dopo la prima esperienza sessuale o l’uso di tamponi.

• Donne in menopausa: in questa fase della vita, il rischio aumenta a causa della secchezza e dell’atrofia vulvo-vaginale legate al calo degli estrogeni.

Tipologie di Vulvodinia

La vulvodinia si divide in due principali sottotipi:

  • Vestibolodinia provocata (VBD): dolore localizzato al vestibolo vulvare, solitamente scatenato da contatto, come rapporti sessuali, inserimento di tamponi o esami ginecologici.
  • Vulvodinia generalizzata: dolore spontaneo che coinvolge l’intera area vulvare e, in alcuni casi, si estende alle cosce o al perineo.

Sintomi della Vulvodinia

I sintomi variano da donna a donna, ma includono generalmente:

  • Dolore vulvare cronico (bruciore, puntura, irritazione).
  • Dispareunia (dolore durante i rapporti sessuali).
  • Secchezza vulvo-vaginale.
  • Sensibilità al contatto anche leggero.
  • Irritazione dopo l’uso di detergenti o indumenti stretti.

Questi sintomi possono influire sulla capacità di svolgere attività quotidiane come camminare, sedersi per lunghi periodi o indossare biancheria stretta.

Cause della Vulvodinia

Le cause della vulvodinia non sono del tutto comprese, ma si ritiene che siano multifattoriali. Tra i principali fattori scatenanti ci sono:

  • Alterazioni neurologiche: ipersensibilità delle fibre nervose nella zona vulvare.
  • Squilibri ormonali: legati all’assunzione di contraccettivi orali o alla menopausa.
  • Disfunzioni del pavimento pelvico: spasmi muscolari che causano dolore.
  • Infiammazioni croniche.

Diagnosi della Vulvodinia

La diagnosi di vulvodinia è spesso una diagnosi di esclusione. Il ginecologo può eseguire il cotton swab test, che prevede la pressione su diverse aree della vulva con un tampone per localizzare le zone dolorose.

È fondamentale considerare la presenza di secchezza e atrofia vulvo-vaginale, soprattutto in donne in menopausa, poiché queste condizioni possono peggiorare i sintomi.

Trattamenti per la Vulvodinia

1. Trattamenti Farmacologici

  • Lidocaina 5%: riduce il dolore quando applicata localmente.
  • Creme a base di estrogeni o acido ialuronico: utili per trattare la secchezza e l’atrofia vulvo-vaginale.
  • Gabapentin e amitriptilina: farmaci usati per trattare il dolore neuropatico.

2. Terapie Fisiche

• Fisioterapia del pavimento pelvico: Aiuta a ridurre la tensione muscolare e migliorare la funzione sessuale.

• Biofeedback: Una tecnica che insegna a rilassare i muscoli pelvici per ridurre il dolore.

3. Trattamenti Rigenerativi

Un nuovo approccio consiste nell’uso di gel autocrini rigenerativi, come l’Ubigel Donna™, che stimola la rigenerazione dei tessuti e migliora la lubrificazione.

Impatti Psicologici e Relazionali della vulvodinia

La vulvodinia può compromettere l’intimità, la salute mentale e la qualità della vita. Le donne affette possono soffrire di ansia, depressione e isolamento sociale. Anche i partner delle donne affette possono sperimentare disagio psicologico e difficoltà relazionali.

Consigli per la Prevenzione e la Gestione della Secchezza e dell’Atrofia

Per ridurre il rischio di peggioramento dei sintomi, è utile adottare alcune misure preventive:

  • Idratazione delle mucose: utilizzare lubrificanti e creme emollienti.
  • Evitare detergenti aggressivi: preferire prodotti delicati e senza profumi.
  • Indossare biancheria intima in cotone: evitare materiali sintetici e indumenti troppo stretti.
  • Utilizzare lubrificanti durante i rapporti sessuali: riduce il rischio di microlesioni.

La gestione combinata di vulvodinia, secchezza e atrofia vulvo-vaginale, insieme al supporto psicologico, può migliorare significativamente la qualità della vita delle donne affette da questa condizione.

Vulvodinia: guida essenziale per riconoscerla e 4 consigli