Il D-mannosio è uno dei principi attivi che si trovano più frequentemente nei prodotti indicati per la prevenzione delle cistiti ricorrenti (ma utili anche in fase acuta, come supporto di terapie farmacologiche prescritte dal medico). Si tratta di un monosaccaride, cioè uno zucchero semplice dalle proprietà antibatteriche, estratto da fonti naturali come corteccia di betulla e larice.
Una sostanza completamente naturale che, mentre viene eliminata per via renale, si concentra nelle vie urinarie dove esplica la sua azione: impedire ai batteri (in particolare Escherichia coli) di aderire alla parete vescicale, riducendo il rischio di infezione. Alcuni studi ne confermano l’efficacia, specialmente nei casi di recidive frequenti, anche in contesti di vulvodinia associata. Tuttavia, nel complesso le evidenze scientifiche sono ancora insufficienti per trarre conclusioni definitive: sono necessari studi clinici più ampli e strutturati.
D-mannosio per la cistite: come funziona?
La cistite è un’infiammazione, acuta o cronica, prevalentemente di origine batterica, che interessa la vescica. I sintomi caratteristici sono: un impellente bisogno di urinare, a volte con perdita involontaria di urina, minzioni ripetute e nicturia, cioè minzioni notturne. Si parla di cistite recidivante quando questi sintomi ricompaiono a distanza di settimane o mesi dall’ultimo trattamento.
Il principale responsabile è l’Escherichia Coli, un batterio di origine intestinale capace di passare dall’intestino al perineo, entrare in vagina e raggiungere l’uretra e la vescica. Il D-mannosio contrasta l’azione di questi microorganismi attaccandosi alle lectine, “appendici” filamentose, simili a tentacoli, attraverso le quali i batteri aderiscono alle pareti vaginali, impedendo loro di entrare e risalire verso la vescica e l’uretra. Inoltre li priva del loro mantello protettivo, favorendone l’eliminazione con la minzione. Infine protegge lo strato di glicosaminoglicani (GAG) dell’urotelio e contribuisce alla sua r
È utile anche per chi soffre di vulvodinia?
Il D-mannosio è attualmente indicato per chi soffre di dolore, bruciore, prurito, atrofia vaginale, anche in menopausa. Rafforzando la barriera uro-urogenitale e riducendo le recidive di cistite, può dare sollievo anche in caso di vulvodinia associata a cistite, grazie alla minore stimolazione infiammatoria a livello pelvico. Spesso infatti cistite e vulvodinia coesistono: la presenza di infiammazione vescicale può irritare i tessuti vulvari circostanti, aggravando la sensibilità. Al momento però non esistono delle linee guida per il trattamento di combinato delle due patologie, ma solo indicazioni generali utili per le donne che soffrono di entrambi i disturbi.
Cosa dice la ricerca?
In diversi studi clinici randomizzati, il D‑mannosio ha dimostrato efficacia nel ridurre le recidive di cistite, sia da solo che in associazione con antibiotici o altri integratori. Una di queste indagini del 2015, condotta su 308 donne, ha confrontato i benefici di una profilassi a base di 2 grammi di D‑mannosio al giorno, con una terapia a base di nitrofurantoina (farmaco antibatterico). Dopo 6 mesi, solo il 15 % delle donne del gruppo con D‑mannosio ha riportato una recidiva, contro il 20% del gruppo che aveva assunto gli antibiotici e il 60% del gruppo di controllo.
Tuttavia, una revisione Cochrane del 2022 evidenzia che, nonostante i risultati promettenti, le evidenze non sono ancora definitive. Esistono infatti lavori, come uno del 2024 effettuato su quasi 600 donne, che riportano miglioramenti non significativi. Si attendono quindi ulteriori conferme dalla comunità scientifica.
Il D-mannosio è sicuro?
In conclusione, se da un lato la pratica clinica suggerisce benefici concreti, riscontrati dalle donne, la scienza sta ancora cercando risposte solide e definitive. La qualità degli studi oggi disponibili è molto variegata: si tratta di lavori spesso di piccole dimensioni, con follow-up breve o disegno aperto (senza gruppo di controllo).
Il D-mannosio resta un’opzione sicura e ben tollerata per molte donne che soffrono di cistite ricorrente, anche associata a vulvodinia: il dosaggio suggerito è di 1 o 2 grammi al giorno, spesso suddivisi in più assunzioni, come profilassi o come supporto post-infezione. Il prodotto è ben tollerato, con effetti collaterali rari e lievi, come diarrea o gonfiore. L’uso in gravidanza e allattamento del D-mannosio va valutato con cautela: alcune fonti considerano l’uso accettabile, altre suggeriscono prudenza, data la scarsa evidenza scientifica disponibile.